Funamboli.
In equilibrio.
In bilico.
Sospesi.
In quel “tra”.
Su quella corda che è il cammino.
Tra il respiro e l’azione.
Davide Zizza (inedito)
"Scrivere è affrontare un volto sconosciuto" (Edmond Jabès)
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Funamboli.
In equilibrio.
In bilico.
Sospesi.
In quel “tra”.
Su quella corda che è il cammino.
Tra il respiro e l’azione.
Davide Zizza (inedito)
Se passi diafano fra il giorno e la notte
allora lo sai, non vivi in nessun luogo
e lo spazio che prendi è solo interno:
fuori non hai indirizzo.
If you pass diaphanous between day and night
then you know, you don’t live anywhere
and the space you take is only internal:
you have no address outside.
Si pasas diáfano entre el día y la noche
entonces sabes, no vives en ningún lado
y el espacio que tomas es solo interno:
no tienes dirección afuera.
Davide Zizza
18 dicembre 2021
Overland
«Overland route» – segna il cartello.
Abbiamo tutti raggiunto un overland
partendo dal passato.
Significa aver toccato un confine,
un frutto proibito, un senso di Dio.
Via terra. O tramite una via, una delle tante
su questa terra.
È muoversi da se stessi, fugare da un centro
per poi colpirlo –
scala di dolore, scuola della coscienza.
Solo l’orizzonte cambia il colore degli occhi,
ogni cosa diviene silenzio e stupore;
camminare un finale aperto –
storia che narra un’antica ferita.
© Davide Zizza
Inediti di Davide Zizza; cinque poesie apparse sulla Rivista Patria Letteratura («Il Suonatore di Oud», «Verrai con me», «Narghilè», «Orfeo senza Euridice» e «L’allusione»)
by
(aprile 2014)
Il tempo è una ferita
che unisce due oceani:
i giorni e la memoria.
Sto qui, nel mezzo,
su questa cerniera,
al margine fra
l’azione e il ricordo.
E guardo, guardo
quest’orizzonte
di dolore e consolazione
passarmi davanti,
e il pensiero s’attarda
sull’attimo
come una persona sul balcone
s’attarda ad osservare.