Poesia, testimonianza dell’abisso
dove vive la coscienza –
è morte e trasfigurazione, la sua,
che tiene il filo di una tarda riflessione.
Così, umano che non ti pieghi
ad ascoltare la voce e il rumore,
ascolta il mormorio del tempo e dei giorni
che narrano la piccola impresa quotidiana
di essere oltre, andare…il tuo volto
come una figura di prua.
Davide Zizza (inedito, 2020)